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Nel bel mezzo del centro storico di Napoli, c’è un palazzo meraviglioso. Ci troviamo presso il decumano maggiore, dove è ubicato il Palazzo Spinelli di Laurino (al civico n. 362). La sua storia e la sua importanza si tramanda ormai dal XV secolo, quando fu costruito. Come per molte cose, anche per questo Palazzo la realtà si intreccia alla leggenda.
Qualche informazione sul palazzo Spinelli
Il palazzo diventa famoso per aver ospitato il poeta umanista Giovanni Pontano. Molte furono le restaurazioni che subì, ma l’ultima fu quella voluta dal Duca di Laurino, Troiano Spinelli, in cui onore fu chiamato appunto “Spinelli”.
Durante i lavori di ristrutturazione dell’epoca, le cui modifiche sono pervenute fino ai giorni nostri, eseguiti da Ferdinando Fuga fu coinvolto anche Ferdinando Sanfelice, che con la sua bravura contribuì a dargli l’aspetto odierno. Il cambiamento maggiore fu quello del cortile; se inizialmente si aveva una pianta quadrata, essa fu trasformata in una ellissi. Furono scolpiti due bei busti romani, nonché dodici stature allegoriche ed otto medaglioni mitologici.
Ad adornare l’aspetto dell’edificio anche un orologio, una statua della vergine e i busti di due imperatori romani. Che dire poi della bellissima aquila con le ali spiegate, sul cui petto è scolpito lo stemma dei Laurino e quello della famiglia moglie di Troiano, ovvero dei Tuttavilla di Calbritto,
L’ispirazione cinematografica
Appare dunque evidente che, da quanto appena detto, parliamo di uno dei palazzi più in voga di Napoli.
Anche se non viene più curato come si deve, tant’è che la facciata e il cortile versano nel più totale degrado, lo stabile viene considerato ancora bello nel suo fascino di altri tempi
La sua bellezza non ha potuto infatti non attirare persino l’attenzione del cinema. Il Palazzo infatti, è stato spesso scelto come location di numerosi e famosi film. Tra questi ricordiamo “Maccheroni“ di Ettore Scola, o anche “Giallo Napoletano” di Sergio Corbucci e “La Pelle” di Liliana Cavani! Il palazzo ha visto un via vai di gente del calibro di Marcello Mastroianni, Burt Lancaster, Claudia Cardinale, Carlo Giuffrè e Peppe Barra.
La leggenda
Anche il palazzo in esame è interessato da storie misteriose e leggende a dir poco macabre. Secondo i racconti infatti, pare che l’edificio sia abitato dal fantasma di una bambina, di nome Bianca. La piccola era molto bella, e tanto dolce, il Duca di Laurino l’aveva adottata e tra i due vi era un rapporto speciale. Un rapporto che suscitava rabbia alla moglie Lorenza.