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Il capoluogo campano si lascia amare a primo acchito. Ci sono caratteristiche molto particolari che lo rendono speciale, come la cosiddetta Napoli Sotterranea.
Cosa c’è sotto Napoli
Cosa custodisce la Napoli Sotterranea? È una città sotto la città. Stradine, vicoli, e reperti storici si intersecano tra loro per dare un valore aggiunto ad una storia già di per sé ricca di aneddoti da raccontare.
Le gallerie che si trovano ad esempio, sono il risultato degli scavi di tufo fatti in antichità. Ad estrarre il materiale erano stati i greci, i quali avevano bisogno di risorse per la costruzione della colonia greca Partenope, la città originaria su cui poi fu fondata Napoli.
Un altro tipico esempio reperibile in loco è dato dal sistema di acquedotti utile per portare l’acqua nelle case (e ancora oggi visibile) e perfezionato dai Romani.
I sotterranei a Napoli ai tempi delle Guerre
Nel corso dei secoli i sotterranei partenopei furono sempre più utili fino a quando, nel corso dei due conflitti mondiali divennero una manna dal cielo per la popolazione.
Quest’ultima infatti si rifugiava sotto la città per riuscire a salvarsi dai bombardamenti: ancora oggi tra i cunicoli e sulle pareti ci sono segni visibili di come le persone vivessero quella città nella città come un’ancora a cui aggrapparsi.
Si possono tastare con mani quelle emozioni di speranza e di paura di chi, nel pieno sella Seconda Guerra Mondiale, non voleva altro che sentirsi “liberato da quel rifugio”.
A dimostrazione di quanto sinora detto c’è un rifugio composto di 5 ingressi, sistema di elettricità, anche di emergenza e bagni. Un’organizzazione molto avanzata. Un rifugio che ha accolto migliaia e migliaia di persone, l’una sull’altra, magari seduti sulle panche di pietra. Qualcuno invece riusciva anche a trovare un angolino più intimo per stare in pace con il proprio partner. O ancora un piccolo spazio in cui lasciar giocare i bimbi: cime dimostra la culla del bimbo e il cavalluccio a dondolo in mostra in uno dei rifugi
Cosa visitare
Sono raccolti nella Napoli Nascosta oltre 2400 anni di storia. Le guide turistiche accompagnano le persone in un tragitto molto lungo che parte dai quartieri spagnoli e arriva fino a Via Chiaia, famosa per lo shopping. E mentre in superficie c’è chi lavora, chi chiacchiera, chi fa shopping, qualcuno sotto il suolo vive l’emozione di immaginare la vita sotterranea ai tempi della Guerra o addirittura all’epoca dei Greci.
Le sensazioni che accompagnano sono un mix di entusiasmo, adrenalina e commozione. Ad un certo punto, potrebbe addirittura diventare insostenibile il pensiero che prima di noi qualcuno a percorso quei cunicoli non per gioco ma per salvarsi la vita.
Più si scende e più l’aria diventa umida ma non fredda, fatta di tufo. Le stradine sono qui larghe, qui più strette, addirittura si cammina in punti dove un tempo c’erano grosse cisterne. Cisterne in cui lavoravano i cosiddetti “pozzari”, il cui compito era di garantire il servizio idrico nelle abitazioni.
I disegni e i messaggi
Quasi sicuramente la parte più toccante di tutto il tour di Napoli Sotterranea è osservare le pareti o i resti dei sopravvissuti alle due guerre. Sulle mura sono incisi messaggi di speranza, richieste di aiuti, pensieri, stati d’animo. Insomma messaggi di vita quotidiana che se paragonati alle nostre chat, oggi i messaggi non hanno nemmeno l’1% di valore che aveva invece il grido silenzioso di speranza di salvezza inciso sulle pareti.
E oltre ai messaggi, sono stati realizzato anche dei disegni. Ad esempio il volto di una bella donna, o anche un campo da calcio, o ancora il nome e il volto dei politici del tempo che ispiravano fiducia per riottenere la libertà.
Questo e molto altro è quello che ci aspetta in una città nascosta, ricca di valore, di sentimenti e di coraggio. Tutto, per una vita migliore.