Indice dei Contenuti
Marzo è finalmente arrivato e la primavera è alle porte. In Italia, come in altri paesi di tradizione cattolica, marzo è anche il mese in cui si celebra la festa del papà! E a Napoli quando si sente parlare di questa festa, la prima cosa che viene in mente sono le zeppole di San Giuseppe!
Il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, tutti i papà vengono celebrati. La scelta di questo giorno è da attribuirsi al papa Sisto IV, il quale, nel 1479, decise di istituire questa giornata in onore di san Giuseppe, padre di Gesù e simbolo vero e proprio della paternità.
Zeppole di San Giuseppe
Le zeppole di San Giuseppe sono il dolce per eccellenza di questa festività.
Preparate un po’ in tutta Italia, con ricette che variano da regione a regione, sembra però che siano state preparate per la prima volta proprio a Napoli.
A conferma di ciò basta ricordare le parole del filologo Emmanuele Rocco il quale disse:
Napoli inventò le zeppole, tutta Italia se ne leccò le dita.
Una base di pasta choux, fritta o cotta al forno, farcita con crema pasticcera e poi decorata con amarene sciroppate e zucchero a velo, la zeppola è un dolce che fa leccare i baffi a grandi e piccini!
Oltre alla classica farcitura, ormai nelle pasticcerie di Napoli se ne trovano per tutti i gusti: alla crema chantilly, alla crema al pistacchio o anche alla crema Ferrero Rocher.
Vediamo insieme da che cosa deriva il nome zeppola e quali sono le antiche origini di questo dolce.
Origini del nome
Come per molti dolci tipici, è difficile risalire alle origini del nome e vi sono, infatti, diverse ipotesi.
- Secondo alcuni, la parola zeppola deriverebbe da serpula, cioè serpe; il modo in cui l’animale si attorciglia ricorda la forma del dolce.
- Per altri, invece, sembra derivare da cymbalta, che era un’imbarcazione fluviale dal fondo piatto e l’estremità arrotondata; col tempo, a seguito di modificiazioni linguistiche, il termine sarebbe diventato zippula, e quindi poi zeppola.
- Secondo altri ancora, il termine zeppola potrebbe derivare da Zi’ Paolo, il friggitore napoletano che avrebbe inventato la zeppola.
- Un’ulteriore origine verrebbe dal latino cippus, zeppa che rappresenta un pezzetto di legno in grado di risolvere piccoli problemi di livellamento, che si usava mettere sotto i tavoli o le sedie. Questa potrebbe essere un’origine verosimile, dal momento che è facilmente riconducibile a San Giuseppe e al fatto che fosse un falegname.
Nascita delle zeppole
Ma com’è nato questo dolce? Come per molti dolci antichi, un alone di mistero avvolge la sua origine.
Le origini delle zeppole potrebbero risalire addirittura all’antico Egitto, ai tempi dei Faraoni. Sembra che alla corte del Faraone Ramsete III (1175 a.C.) vi fosse l’abitudine di preparare molti dolci. Tra questi ce n’era uno molto diffuso: era piccolo, a forma di lumana e fritto in olio e grasso bollente. Si chiamava uten-t, e rappresentava il serpente a sonagli, animale considerato sacro dagli Egizi.
C’è invece chi afferma che la nascita delle zeppole risalga a quando, secondo le festività pagane, durante questi giorni di marzo si festeggiava la fine dell’inverno. In molti paesi del sud Italia l’arrivo della primavera veniva accolto con riti di purificazione agraria, durante i quali il popolo accendeva falò e preparava una grande quantità di frittelle. Con molta probabilità tali frittelle, preparate a quel tempo, erano molto simili alle odierne zeppole.
Un’altra ipotesi sulla nascita delle zeppole vedrebbe protagonista la Sacra Famiglia e la fuga in Egitto. Secondo la leggenda, quando Giuseppe e Maria giunsero in Egitto per sfuggire alla furia di Erode e proteggere Gesù, Giuseppe dovette trovare anche un altro lavoro. Per assicurare tutto il necessario alla propria famiglia, egli iniziò a lavorare come venditore di frittelle. Anche in questo caso le frittelle a cui si fa riferimento sembrano essere antenate delle zeppole che tutti conosciamo.
Come per altri antichi dolci napoletani, anche la versione moderna delle zeppole ha avuto origine in un convento. Secondo alcuni le zeppole nascono dalla bravura delle suore della chiesa di San Gregorio Armeno, mentre per altri hanno avuto origine nel convento di Santa Patrizia.
Ricetta
La prima ricetta scritta delle zeppole si trova nel manuale “Cucina teorico pratica”, ad opera del gastronomo napoletano Ippolito Cavalcanti. Il manuale risale al 1837 e venne pubblicato per la prima volta a Napoli.
Di seguito troverete una delle tante ricette per preparare le zeppole.
Buon appetito e buona festa del papà!
Zeppole di San Giuseppe
Equipment
- Bilancia
- Ciotola Capiente
- Pentole
- Cucchiaio di Legno
- Frusta
- Setaccio
- Pellicola
- Piatto
- Carta assorbente
- Sac à poche con beccuccio a stella
Ingredienti
Per la pasta choux
- 250 g farina '00
- 250 g acqua
- 50 g burro
- 5 uova medie
- 5 g sale
- 1 lt olio di semi di girasole
Per la crema pasticcera
- 460 g latte
- 6 tuorli medi
- 150 g zucchero
- 30 g farina '00
- 20 g fecola di patate
- ½ bacca di vaniglia
Per la decorazione
- Zucchero a velo
- Amarene sciroppate
Istruzioni
Crema pasticcera
- In un tegame mettete i tuorli d'uovo e lo zucchero e mescolate con una frusta.
- Unite poi la farina e la fecola di patate setacciate e continuate a mescolare.
- Intanto fate riscaldare il latte con la bacca di vaniglia.
- Una volta caldo, togliete la bacca di vaniglia e aggiungetelo a filo al composto.
- Una volta aggiunto il latte, ponete il tegame sul fuoco e mescolate con la frusta fino a far addensare la crema. Attenzione a non farla cuocere troppo, altrimenti potrebbero formarsi dei grumi.
- Appena si è addensata, togliete dal fuoco, coprite con la pellicola e lasciate raffreddare.
Pasta choux
- In una pentola versate l'acqua e aggiungete il burro tagliato a pezzetti.
- Portate a bollore, togliete la pentola dal fuoco e aggiungetevi la farina setacciata. Mescolate con un cucchiaio di legno.
- Riportate la pentola sul fuoco in modo da far amalgamare tutti gli ingredienti. Dovrete ottenere un composto omogeneo e privo di grumi. Il trucco per capire se la pasta è pronta sarà notare se il composto si stacca dalle pareti della pentola.
- A questo punto spegnete il fuoco e aggiungete le uova, uno alla volta, mescolando fino ad ottenere un composto liscio.
- Prendete la sac à poche e trasferitevi il composto, poi realizzate le zeppole.
- Basterà creare un cerchio di circa 5mm e poi risalire a spirale facendo un altro giro e lasciando un buco al centro della zeppola.
Cottura delle zeppole
- In una pentola dai bordi alti versate l'olio di semi e fatelo riscaldare.
- Una volta ben caldo potrete immergervi le zeppole. Giratele più volte e lasciatele cuocere per 2-3 minuti.
- Una volta che le zeppole sono gonfie e hanno raggiunto una doratura uniforme, sgocciolatele poggiandole su un piatto ricoperto da carta assorbente.
Decorazione
- Riprendete la crema pasticcera e ponetela in una sac à poche con un beccuccio a stella.
- Decorate le zeppole mettendo al centro la crema pasticcera e adagiandovi sopra un'amarena sciroppata.
- Spolverizzate con lo zucchero a velo.
Note
- Se volete, nella crema pasticcera potete sostituire la scorza di limone grattuggiata alla bacca di vaniglia.
- Al posto delle amarene potete anche usare ciliegie candite o sciroppate.
- Le zeppole possono essere anche cotte in forno ventilato preriscaldato a 205° per circa 25 minuti, sul ripiano più basso. Trascorsi i 25 minuti, lasciar cuocere per altri 5 minuti con lo sportello leggermente aperto, in modo da farle asciugare all'interno.
- Si consiglia di conservarle per un paio di giorni in frigo.
Complimenti per gli articoli! Molto interessante leggere l’articolo delle ricette con la loro storia.